Un obiettivo nobile di una nazione è quello di insegnare le materie scientifiche ai bambini. Discipline come la fisica, la matematica, la chimica, la biologia o la medicina risultano spesso ostiche anche alle persone adulte e nelle università italiane le facoltà delle cosiddette scienze esatte raccolgono il minor numero di iscritti rispetto a quelle umanistiche.
Per sperare di modificare questa tendenza e avere un domani a che fare con una popolazione preparata scientificamente, che sappia cogliere l’importanza di rimanere al passo con gli sviluppi tecnologici e che contribuisca attivamente alle innovazioni, ben vengano le iniziative che studiano i giusti approcci per avvicinare i piccoli alla scienza, motivandoli con semplici esperimenti e stimolandoli con domande a cui far rispondere magari mediante l’utilizzo di apparati divertenti.
L’ambiente giusto su cui operare è quello delle scuole materne. Un interessante tentativo in questo senso è stato fatto nella scuola dell’infanzia ‘Giovanni Falcone’ di Grottaferrata, vicino Roma. All’ingresso in classe i bambini si sono sentiti dire che in quel giorno erano autorizzati a sputare, ma nel fazzoletto e non sui compagni! Tutto questo per incoraggiarli a capire cos’è la saliva e conoscere le sue importanti funzioni per la digestione. Si sono fatti esperimenti per trasformare biscotti in pappette mediante una saliva artificiale, fatte poi filtrare in pezzetti di stoffa bucherellati.
Un altro esempio di avvicinamento dei piccoli alunni alle scienze si è avuto a Ulignano, una frazione di San Gimignano, dove sono stati raccolti bruchi dai cavoli, portati poi in classe in un’apposita teca e osservati per giorni con lenti di ingrandimento, per capire bene il loro comportamento.
Oltre che nelle scuole, bisognerebbe intensificare le visite dei bambini nei musei scientifici italiani, molti dei quali prestigiosi, trasformandoli però per l’occasione in ambienti divertenti, ludici, e non austeri, e presso i quali i piccoli alunni possano sentirsi parte attiva e non subire annoiati le spiegazioni dei grandi. I bambini scoprono le meraviglie della natura come fanno gli scienziati. Esiste una predisposizione che bisognerebbe sfruttare per migliorare la cultura del nostro Paese.