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I social fanno scuola

Internet è una realtà virtuale talmente diffusa che pensare di poter tornare all' Ancient Regime è un operazione analoga a quella svolta dal Congresso di Vienna: un vero fallimento. È una realtà che accomuna vecchi e bambini, femmine e maschi, Europei e Africani. Qualcuno potrebbe obiettare che in paesi remoti dell'Asia o dell'Africa la gente vive anche senza Internet. Ed è vero. Ma quanti Europei, Americani sono disposti a vivere senza? Credo in pochi, qualche anziano,  un numero sparuto di adulti, nessun ragazzo occidentale. Il perché è facilmente intuibile: un click  per affacciarsi sul mondo, un click per acquistare un biglietto aereo, prenotare una visita medica, un click per fare un corso di indi e per acquistare su Zalando, su Amazon, Ebay, un click anche per modificare il proprio profilo e cambiare il proprio naso o il colore degli occhi, comunicare con gli amici reali e virtuali.
Un click colpevole di distrarre milioni di studenti dai libri, dallo studio, dalle relazioni: è l'urlo dei conservatori che sollevano indispettiti il loro grido di dolore contro il mostro virtuale, contro i fruitori di questo nettare velenoso. 
Un click che facilita la vita, avvicina persona lontane, ci conduce in luoghi remoti, diffonde cultura: è la replica dei sostenitori infervorati che per la rete sono pronti a navigare anche in acque limacciose e  affrontare perigli. Una querelle irrisolta su cui anche la scuola ha dovuto prendere posizione e ha stretto amicizia con la rete, quella buona almeno. Digitali sono i libri, virtuali  le classi, le espansioni on line, i percorsi individualizzati, le strategie personalizzate,  elettronici i  registri,  il coding. Fioccano corsi di formazione, webinar, piattaforme, forum...dove si discute in tedesco e in latino. Eppure, a giugno  migliaia di alunni aspettano il verdetto: c'è chi torna a casa radioso di averla spuntata e chi invece dovrà trascorrere l'estate sui libri, rei di essere stati studenti non studianti. E giù a lamentarsi, ad accusare e accusarsi e iniziano le pene anche per i genitori che dovranno provvedere a riparare le lacune, le voragini e i buchi neri nella preparazione dei figli. E che pene! Lezioni private, ripetizioni, corsi di recupero. Ma ancora una volta la rete quella buona offre una serie di servizi: siti di letteratura, con tanto di parafrasi e analisi del testo, analisi grammatica on.line,  storia in pillole, ppt di analisi e fisica quantistica. E poi ci sono piattaforme, come 29elode, che offrono percorsi mensili, trimestrali e annuali ad un prezzo irrisorio, su tutte le discipline con tanto di professore che spiega, illustra, affabula affinché lo studente possa raggiungere quegli obiettivi mancanti e acquisire quelle competenze necessarie ad affrontare l'esame o a prepararsi per i corsi universitari. La pace in famiglia è fatta, il portafoglio non svuotato e l'alunno salvo.

Prof.ssa Tania Barcellona

 

Blog posts

  • Il paradosso del barbiere

    Posted on 28.12.2016 in

    Un interessante questione riguardante il concetto di insieme in matematica proviene dal cosiddetto paradosso del barbiere, proposto dal filosofo Bertrand Russel quasi un secolo fa. Un insieme è una collezione di elementi qualsiasi, per esempio di studenti oppure di scuole oppure di città. Si indica con la lettera maiuscola, mentre i suoi elementi sono denotati da quella minuscola.

  • Il disordine in un mazzo di carte

    Posted on 20.12.2016 in

    Il concetto di disordine è particolarmente rilevante nella fisica. Se si considera un sistema costituito da un numero sufficientemente grande di componenti (sistema complesso) il grado di disordine ci permette di stabilire addirittura come scorre il tempo.

  • Euclide e l’ Universo

    Posted on 12.12.2016 in

    Nelle sue opere Euclide espose i fondamenti della geometria sotto forma di verità assolute (assiomi, o postulati) dalle quali far derivare le altre proposizioni. Euclide propose cinque postulati, tutti immediatamente evidenti e verificabili, a parte l’ultimo.

  • Il tempo e il paradosso dei gemelli

    Posted on 27.11.2016 in

    La teoria della relatività di Einstein ha sconvolto il nostro senso comune, in particolare per quanto riguarda la nostra concezione del tempo. Tuttora, la maggior parte delle persone considera lo scorrere del tempo come indipendente dalle azioni che facciamo, pensa che esista un orologio universale che scorre allo stesso modo per tutti. Ma non è così!

  • Setacciare i numeri primi

    Posted on 20.11.2016 in

    Come si impara alle elementari, un numero primo è divisibile soltanto per 1 e per sé stesso. A parte il 2, sono tutti dispari e separati da una certa distanza gli uni dagli altri, se si eccettuano i cosiddetti numeri primi gemelli, come l’11 e il 13, separati soltanto da un numero pari. Due di questi numeri gemelli sono citati nel romanzo, poi diventato film, La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano, dove i protagonisti sembrano avvicinarsi ma non arrivano mai a toccarsi.

  • Il gatto più famoso della fisica

    Posted on 09.11.2016 in

    Nel mondo microscopico delle particelle il nostro senso comune, alimentato dalle esperienze di tutti i giorni, non vale più. Ci sembra strano, ma gli atomi, gli elettroni ecc. obbediscono a leggi alquanto bizzarre (per il nostro modo di pensare). Il loro comportamento non è prevedibile con esattezza, ma solo in modo probabilistico, e soltanto quando li osserviamo la loro realtà diventa unica, a causa dell'inevitabile disturbo che l'atto di misurazione provoca sul sistema.

  • Il numero zero e l’infinito

    Posted on 03.11.2016 in

    Lo zero è un numero molto particolare. Fu introdotto in Europa soltanto nel 13° secolo e prima non esisteva alcun simbolo o parola per esso. Nella filosofia greca antica non c’era spazio per il nulla, un concetto che non era accettato, quindi nemmeno per lo zero in aritmetica. Ma tra la fine del quarto e l’inizio del quinto secolo d.C.

  • Matematica: imparare a memoria o no?

    Posted on 20.10.2016 in

    Una questione alquanto dibattuta riguarda l’efficacia di alcune tecniche di insegnamento adottate per migliorare la comprensione della matematica da parte dei bambini. Si contrastano a tal proposito i metodi che privilegiano l’apprendimento meccanico basato sulla memorizzazione dei dati con quelli che invece danno più importanza all’acquisizione dei concetti.

  • Dai giochi di Rio alle Olimpiadi di filosofia.

    Posted on 08.10.2016 in

    La filosofia è di certo una delle materie di insegnamento più antiche delle quali ci sia giunta notizia. Veniva insegnata con la matematica e la geometria nella Grecia Antica. Fu “ancilla” (serva) della teologia durante il medioevo, e troneggiò nelle università suscitando dibattiti in tutta Europa nell’Ottocento. Poi, anche se venne lodata e difesa – a parole – nel corso del XX secolo, iniziò a perdere colpi, soprattutto nelle scuole superiori della nostra vecchia Europa, dove da disciplina fondamentale, divenne una materia a libera scelta, oppure scomparve del tutto.

  • Combattere il bullismo

    Posted on 03.10.2016 in

    Una piaga spesso sottovaluta del sistema scolastico è rappresentata dal bullismo. Il vocabolario Treccani definisce il bullismo come l’atteggiamento di sopraffazione sui più deboli, con riferimento a violenze fisiche e psicologiche attuate spec. in ambienti scolastici o giovanili.

    Dalle aule scolastiche, questo atteggiamento di prevaricazione si è trasferito anche nel mondo virtuale, soprattutto in quello dei social network, e ha acquisito la denominazione di cyberbullismo.

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