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Professori premiati: ma quali?

La somma messa a disposizione dal Governo – il cosiddetto bonus di merito della ‘Buona scuola’ (duecento milioni di euro) – per premiare gli insegnanti che si saranno maggiormente messi in evidenza dal punto di vista educativo e didattico dovrà essere assegnata entro il 31 agosto 2016.

Secondo quanto stabilito dalla legge 107/2015, a ogni istituto scolastico spettano mediamente ventitremila euro, che dovranno essere elargiti secondo criteri stabiliti in piena autonomia dalle singole scuole. Al di là del ritardo con il quale alcuni istituti si stanno presentando all’imminente scadenza, è emersa un’accesa discussione sui criteri di valutazione da prendere in considerazione e sulle somme da assegnare ai premiati (soltanto docenti di ruolo), che possono essere diverse da caso a caso.

La scelta spetta a comitati composti dagli insegnanti stessi, dai genitori degli alunni e, relativamente alle scuole superiori, anche dagli studenti. Ma chi deve essere premiato? I professori che hanno dedicato gran parte della loro vita all’insegnamento, come riconoscimento per il loro impegno? Oppure quelli che si distinguono perché impiegano metodi, per così dire, non convenzionali al fine di stimolare gli studenti? O, infine, chi si mette a disposizione degli alunni anche oltre le ore stabilite dal contratto di lavoro?

Per l’assegnazione dei premi, la legge indica soltanto genericamente di adottare criteri di scelta quali la qualità dell’insegnamento, il successo formativo conseguito, le competenze acquisite dagli alunni. Alcune scuole hanno pertanto individuato regole il più possibile oggettive che consentano di individuare i premiati senza avvelenare il clima tra il corpo docente, per esempio assegnando dei crediti legati agli impegni profusi dagli insegnanti durante l’anno scolastico, da conteggiare alla fine.

Le perplessità riguardano anche l’opportunità di decretare i dirigenti degli istituti come aventi il potere ultimo decisionale nell’individuazione dei premiati. La discrezionalità in situazioni nelle quali sono coinvolte somme di denaro non è sempre vista di buon occhio.

Blog posts

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    Posted on 20.06.2016 in

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  • Rendimento scolastico e DNA

    Posted on 15.06.2016 in

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  • Il mattino ha il vino in bocca?

    Posted on 07.06.2016 in

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  • Nella scuola Finlandese la tastiera del computer al posto di carta e penna.

    Posted on 30.05.2016 in

    Quando si parla di istruzione, in testa alle classifiche c'è sempre la Finlandia, che è da anni la punta di diamante del sistema scolastico europeo. Trasporti e mense gratuite per tutti gli alunni, nessuna tassa scolastica per le famiglie, altissima retribuzione dei docenti (che sono anche i più preparati). Nel rapporto dell'OCSE (Education Policy Outlook 2015) la Finlandia, dove quasi il 90% della popolazione ha un diploma superiore, si riconferma al top.

  • Un nuovo anno senza il Duca e il Principe. E senza la musica nelle scuole.

    Posted on 29.05.2016 in

    David Bowie, detto il Duca Bianco, e Prince, ci hanno lasciato. Due icone della musica del secolo scorso sono scomparse, il primo inglese, il secondo afroamericano. Sono solo due stelle che non brillano più, o diverranno modelli che segneranno anche gli anni a venire? Proviamo a chiederci, senza spirito polemico: la musica, e la cultura musicale, quanto contano nelle scuole italiane? Chi ha mai sentito pronunciare il nome di Bowie, di Prince o di Paul McCartney a scuola da uno dei suoi insegnanti?

  • Fate attenzione ai vostri libri di testo

    Posted on 22.05.2016 in

    L'insegnante bravo e preparato ha sempre fatto la differenza, questo lo sappiamo, ma nella scuola di oggi, che galleggia fra siti internet, canali televisivi tematici, blog e riviste su ogni argomento, diventa centrale il valore del libro di testo come guida e punto di partenza per lo studio domestico. Ogni casa editrice scolastica offre oggi una versione cartacea ed una digitale dei propri manuali, ma spesso la versione digitale, che raccoglie link, contenuti multimediali, approfondimenti e letture, viene sottovalutata da insegnanti e docenti (e di conseguenza dai loro alunni).

  • Il Principe Jaroslav

    Posted on 21.05.2016 in

    La Russia, in questo 2016, può festeggiare un compleanno di tutto rispetto, mille anni! Nel 1016, dopo aver combattuto aspramente con i suoi fratelli per impossessarsi dei territori paterni, Jaroslav divenne principe di Kiev, dando origine al primo nucleo territoriale del futuro stato Russo e gettando le basi religiose e giuridiche di uno stato solido, destinato a durare nei secoli a venire.

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    Posted on 15.05.2016 in

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    Posted on 09.05.2016 in

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