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Il mattino ha il vino in bocca?

Recentemente Luca Della Bianca e Simone Beta, due docenti universitari, hanno pubblicato un bel saggio che raccoglie numerose testimonianze sul vino nella letteratura della Grecia antica (Il Dono di Dioniso, 2015). Il vino, infatti, era conosciuto dai greci come un "dono degli Dei", e Platone stesso, l'autore del celebre Convito, diceva che serviva per rinvigorire il corpo ed alleviare i dolori della vecchiaia (Leggi). Oltre ad una serie di citazioni dotte da Omero e Teognide fino a Plutarco e Virgilio, il libro riporta anche molti gustosi aneddoti sulle bevute esagerate di personaggi storici famosi come Alessandro Magno o Marco Antonio, ma la storia più divertente è quella narrata da Timeo di Tauromenio su un gruppo di giovani di Agrigento che, in preda ai fumi dell'alcool, vedendosi barcollare sulle gambe malferme, pensarono di trovarsi non più in una casa, ma su di una nave in mezzo al mare in tempesta. Fu così che iniziarono a gettare i mobili fuori dalle finestre pensando di alleggerire il carico dell'imbarcazione.

Il saggio si conclude con l'età pagana, ma il cosiddetto "dono di Dioniso" continuò ad essere apprezzato anche sulle mense dei cristiani che ne fecero nientemeno che "il sangue di Cristo" nella celebrazione dell'Eucarestia.

Tutti sanno che il vino va gustato con moderazione, per non finire come quei giovani siciliani che gettarono i mobili dalle finestre della propria casa, eppure, anche ai santi, capitava qualche volta di alzare il gomito. Chi sta studiando Le Confessioni di Sant'Agostino, se vorrà leggere con attenzione il capitolo IX, scoprirà che Santa Monica, la madre del vescovo di Ippona, esagerò con il vino quando era ancora ragazzina e, a quanto pare, fu pure colta in flagrante da uno dei domestici.

Forse qualcuno, nelle stanze dei bottoni degli uffici scolastici regionali, si è ricordato delle letture liceali di Sant'Agostino, ed avrà pensato: se sgarrano i santi (anzi, le sante), possono sgarrare anche gli insegnanti. Detto fatto: applicando quanto stabilito nella “Intesa della Conferenza Permanente Stato-Regioni del 16 marzo 2006 D.Lgs 81 del 9 aprile 2008 e D.Lgs 3 agosto 2009, n. 106 gli uffici scolastici di Piemonte, Toscana, Puglia e Friuli Venezia-Giulia hanno pensato bene di introdurre dallo scorso anno il test "del palloncino" anche per i professori. A chi sgarra fino a duemilacinquecento euro di multa. Ma chi farà mai uso di vino alle otto di mattina, prima del suono della campanella?

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