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Guida allo studio - 3. L’inizio della scuola.

La campanella ha suonato di nuovo, e per l’ennesima volta vi ritrovate in aula. Fra i banchi qualche amico/a di sempre e anche qualche nuovo compagno di classe! I professori, come in un carosello d’altri tempi, sono sicuramente quasi tutti nuovi, e forse ci sono anche nuove materie da studiare.

In questa puntata della nostra guida allo studio, parleremo delle quattro cose fondamentali che dovrete assolutamente tenere sotto controllo fin dall’inizio dell’anno per non rimanere indietro con la vostra preparazione.

Primo: gli appunti. Dovete ascoltare quello che vi dice l’insegnante all’inizio dell’anno. Solitamente i professori specificano se preferiscono il quaderno a righe o a quadretti, con gli anelli, di formato A4 o più piccolo, ecc. Se bisogna portare materiali di lavoro particolari (matite, compasso, righello, squadra, calcolatrice ecc.). Nella scuola superiore, invece, viene lasciata agli studenti più libertà. I quaderni grandi ad anelli sono i migliori, vanno preferiti ai quaderni rilegati tradizionali perché consentono di aggiungere i fogli delle lezioni che abbiamo perso quando eravamo assenti, di integrare gli appunti con piantine, illustrazioni, schemi, formule. Possono ospitare due materie insieme (basta girare di 180 gradi il quaderno ad anelli e iniziare dal lato opposto).

Secondo: la scansione dell’anno scolastico. Trimestre e Pentamestre oppure due quadrimestri? In tutte le scuole il Collegio docenti sceglie le date degli scrutini del primo e del secondo periodo di studi. Se gli scrutini saranno a fine dicembre o a inizio gennaio vuol dire che la scuola ha deciso per un trimestre (cioè settembre, ottobre, novembre, e gli scrutini a dicembre) ed un pentamestre (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e gli scrutini a inizio giugno). Se gli scrutini cadono a febbraio, vuol dire che nelle vacanze di Natale bisognerà studiare e che le eventuali prove di recupero saranno a gennaio, dopo l’Epifania. Questo cambia i nostri ritmi di studio e rende necessario sapersi organizzare per non arrivare con le idee confuse proprio quando il trimestre o il pentamestre volgono al termine.

Terzo: il numero di verifiche scritte e orali per ogni materia, e la loro calendarizzazione in agenda. I professori, circa quattro o cinque volte all’anno, si riuniscono in una commissione che è detta “di dipartimento” ─ con docenti di materie affini fra loro o della stessa materia. In questa riunione per dipartimenti, gli insegnanti decidono il numero di prove scritte e il numero di prove orali necessarie, quante verifiche di recupero, quali modalità di verifica utilizzare, ecc. Per questo un prof. sa quanti temi, quante versioni, quante interrogazioni effettuerà in ogni quadrimestre.

Quarto: il confronto con i compagni e con gli alunni/e di altre classi. Spesso in certe classi si sviluppano dei metodi di lavoro molto efficaci, e le buone pratiche scolastiche possono essere facilmente seguite se danno buoni frutti. Chiedi ai compagni di altre classi come fanno per risolvere certi esercizi, per tradurre certe versioni, per memorizzare certe regole, per scrivere dei buoni riassunti, ecc. Forse lavorano proprio come hai sempre lavorato anche tu, ma non è detto, e forse potrai imparare qualcosa di nuovo e di utile! Anche scambiarsi gli appunti con alunni della propria classe, ma anche di altre classi, può essere utile. A volte certe cose si capiscono soltanto se riusciamo a vederle da una nuova prospettiva.

Blog posts

  • Un voto anche per i dirigenti scolastici

    Posted on 06.09.2016 in

    Non soltanto gli studenti, ma anche i dirigenti scolastici saranno giudicati. A introdurre questa novità è stata la ministra del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca) Stefania Giannini, che ha specificato che la valutazione sarà effettuata sulla base di criteri adottati da ispettori ministeriali ed esperti esterni.

     

    Tre sono i punti principali attorno ai quali il dirigente scolastico sarà giudicato:

     

  • Guida allo studio - 2. Quando studiare.

    Posted on 06.09.2016 in

    Se la scorsa volta si parlava del luogo ideale per studiare tranquillamente, vediamo adesso come trovare il tempo per farlo!

    Sì, il tempo va usato al meglio, e per questo impareremo oggi come costruire l'agenda di studio dei nostri pomeriggi. Pianificare e organizzare il tempo a disposizione è indispensabile, perché la scuola italiana è costruita in modo da sommare e sovrapporre tutte le materie di studio nell'arco della settimana e le cose da studiare per il giorno dopo sono sempre tantissime.

  • Guida allo studio - 1. Dove studiare.

    Posted on 06.09.2016 in

    In questa sezione del Blog, 29elode vi offrirà i consigli di docenti e studenti per ottimizzare le vostre ore di studio.

    Questa volta vi daremo un consiglio che potrà valere per qualsiasi tipo di scuola, e persino per l'università. Una resa ottimale negli studi, infatti, è garantita da numerosi fattori: oggi ci vogliamo soffermare sul "dove" studiare e vi aiuteremo a scegliere il "luogo" ideale nella vostra casa o fuori di essa.

  • Più iscrizioni universitarie

    Posted on 04.07.2016 in

    Dopo diversi anni nei quali in Italia persisteva una continua riduzione del numero di iscritti alle facoltà universitarie, negli ultimi due anni si è avuto un cambio di tendenza e addirittura un aumento di immatricolati nell’ultimo anno. È quanto risulta dal rapporto biennale presentato dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca).

  • Contrordine: lo smartphone si può portare

    Posted on 02.07.2016 in

    Alla luce delle nuove prospettive governative di digitalizzazione sempre maggiore della scuola, si è pensato che il divieto di portare in classe lo smartphone suona come un controsenso. Ecco perché tale divieto, in atto dal 2007, sarà probabilmente cancellato, come riferisce il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone, secondo un proposito che mira a istituzionalizzare piuttosto che proibire i telefonini.

  • Dai giochi panellenici agli europei di calcio

    Posted on 26.06.2016 in

    Parigi è fin dal secolo scorso la Ville Lumière, una delle capitali d'Europa, e ci sembra naturale assistere al concerto inaugurale di David Guetta sotto alla torre Eiffel con 100.000 persone che sventolano bandiere di ogni nazionalità ed ascoltare una cantante svedese, la bella Zara Larson, che intona l'inno degli europei di Calcio 2016, This One’s For You. Si respira un'aria internazionale che coinvolge non solo i francesi.

  • Dal medioevo al presente, gli esami non finiscono mai

    Posted on 20.06.2016 in

    Agli studenti di oggi sembrerà proprio che gli esami non finiscano mai, come recitava una bella commedia di Eduardo de Filippo. Fra poche settimane prenderà il via la maturità, che è soltanto l'ultima di una lunga serie di esami a cui negli ultimi anni si sono aggiunte le prove INVALSI per gli studenti delle medie e del biennio inferiore delle scuole superiori.

  • Rendimento scolastico e DNA

    Posted on 15.06.2016 in

    Una ricerca pubblicata su Nature l’11 maggio 2016 evidenzia come la probabilità di conseguire buoni risultati scolastici – come l’ottenimento del diploma o della laurea – sia influenzata, oltre che da fattori sociali e ambientali, per almeno il 20% dal patrimonio genetico.

  • Il mattino ha il vino in bocca?

    Posted on 07.06.2016 in

    Recentemente Luca Della Bianca e Simone Beta, due docenti universitari, hanno pubblicato un bel saggio che raccoglie numerose testimonianze sul vino nella letteratura della Grecia antica (Il Dono di Dioniso, 2015). Il vino, infatti, era conosciuto dai greci come un "dono degli Dei", e Platone stesso, l'autore del celebre Convito, diceva che serviva per rinvigorire il corpo ed alleviare i dolori della vecchiaia (Leggi).

  • Nella scuola Finlandese la tastiera del computer al posto di carta e penna.

    Posted on 30.05.2016 in

    Quando si parla di istruzione, in testa alle classifiche c'è sempre la Finlandia, che è da anni la punta di diamante del sistema scolastico europeo. Trasporti e mense gratuite per tutti gli alunni, nessuna tassa scolastica per le famiglie, altissima retribuzione dei docenti (che sono anche i più preparati). Nel rapporto dell'OCSE (Education Policy Outlook 2015) la Finlandia, dove quasi il 90% della popolazione ha un diploma superiore, si riconferma al top.

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