Guida pratica e motivante per affrontare con successo la prova scritta di un concorso pubblico, pensata per candidati che desiderano prepararsi con metodo e serenità. | Page 3 | 29elode

Guida pratica e motivante per affrontare con successo la prova scritta di un concorso pubblico, pensata per candidati che desiderano prepararsi con metodo e serenità.

è stata pubblicata una nuova lezione del Corso per Dirigenti Scolastici e Tecnici, sulle 📝 Tracce e spunti di svolgimento – Concorso DS 2018

🎯 Obiettivo

Queste tracce svolte permettono al candidato di dimostrare:

  • Padronanza normativa

  • Capacità di analisi e sintesi

  • Visione strategica e operativa

  • Sensibilità educativa e relazionale

Nel corso della lezione, però, sono stati dati degli utilissimi consigli per l'affronto di una provva scritta per Concorso:

✨ Premessa: Partite fiduciosi

La fiducia non è presunzione, ma consapevolezza. Se siete arrivati fin qui, avete già dimostrato impegno, motivazione e capacità. La prova scritta non è un ostacolo insormontabile, ma un’opportunità per dimostrare ciò che sapete e come lo sapete comunicare.

📚 1. Conoscere il bando e la tipologia di prova

  • Leggete attentamente il bando: individuate le materie richieste, la durata della prova, il punteggio minimo, e se sono previste domande aperte, quiz, elaborati o casi pratici.

  • Studiate prove precedenti: cercate esempi di tracce, domande e criteri di valutazione. Questo vi aiuterà a familiarizzare con lo stile e le aspettative.

🧠 2. Organizzate lo studio con metodo

  • Create una scaletta di argomenti: suddividete le materie in moduli e stabilite obiettivi settimanali.

  • Alternate teoria e pratica: non limitatevi a leggere, ma esercitatevi con simulazioni, schemi, mappe concettuali e sintesi.

  • Usate fonti affidabili: manuali aggiornati, siti istituzionali, normativa vigente, e materiali didattici validati.

✍️ 3. Allenatevi alla scrittura

  • Scrivete in modo chiaro e ordinato: evitate frasi troppo lunghe, tecnicismi inutili o divagazioni. Puntate alla sintesi efficace.

  • Rileggete sempre: controllate grammatica, punteggiatura, coerenza logica e completezza.

  • Simulate la prova: cronometrare un’esercitazione vi aiuta a gestire il tempo e lo stress.

🧩 4. Strategie durante la prova

  • Leggete bene la traccia: individuate parole chiave, richieste esplicite e implicite.

  • Fate una scaletta mentale o scritta: prima di iniziare, organizzate le idee.

  • Gestite il tempo: dedicate una parte iniziale alla pianificazione, una centrale alla stesura, e una finale alla revisione.

  • Non bloccatevi: se una parte non vi viene subito, passate oltre e tornateci dopo.

💡 5. Curate la forma e il tono

  • Siate professionali ma non impersonali: usate un linguaggio tecnico quando serve, ma mantenete chiarezza e naturalezza.

  • Evitate giudizi personali: concentratevi sull’analisi, la normativa, le soluzioni.

  • Mostrate padronanza e equilibrio: chi legge deve percepire competenza, non arroganza.

🧘 6. Gestione emotiva e mentale

  • Dormite bene la sera prima: la lucidità è più utile del ripasso frenetico.

  • Arrivate preparati logisticamente: documenti, penne, orari, luogo della prova.

  • Respirate e concentratevi: un respiro profondo prima di iniziare può fare la differenza.

🎯 Conclusione: la prova scritta è un dialogo

Pensatela come un’occasione per raccontare, argomentare, proporre. Non è solo una verifica, ma una dimostrazione di come pensate, scrivete e risolvete problemi. E voi siete pronti a farlo.

Se vuoi, posso aiutarti a preparare una simulazione personalizzata o una traccia da svolgere. Vuoi che ti proponga un esempio concreto?

Blog posts

  • La campana di Gauss

    Posted on 12.01.2017 in

    Un semplice esperimento che si svolge nei laboratori universitari permette di visualizzare la legge statistica di distribuzione gaussiana degli eventi casuali, che regola molti fenomeni che avvengono nella realtà. Si tratta del quinconce di Galton, che gli studenti chiamano amichevolmente ‘pallinometro’. È costituito molto semplicemente da una tavola verticale chiusa anteriormente da una lastra di vetro o plastica sulla quale sono infilati dei chiodini perfettamente uguali disposti su N file e distanziati regolarmente tra loro.

  • Il paradosso del barbiere

    Posted on 28.12.2016 in

    Un interessante questione riguardante il concetto di insieme in matematica proviene dal cosiddetto paradosso del barbiere, proposto dal filosofo Bertrand Russel quasi un secolo fa. Un insieme è una collezione di elementi qualsiasi, per esempio di studenti oppure di scuole oppure di città. Si indica con la lettera maiuscola, mentre i suoi elementi sono denotati da quella minuscola.

  • Il disordine in un mazzo di carte

    Posted on 20.12.2016 in

    Il concetto di disordine è particolarmente rilevante nella fisica. Se si considera un sistema costituito da un numero sufficientemente grande di componenti (sistema complesso) il grado di disordine ci permette di stabilire addirittura come scorre il tempo.

  • Euclide e l’ Universo

    Posted on 12.12.2016 in

    Nelle sue opere Euclide espose i fondamenti della geometria sotto forma di verità assolute (assiomi, o postulati) dalle quali far derivare le altre proposizioni. Euclide propose cinque postulati, tutti immediatamente evidenti e verificabili, a parte l’ultimo.

  • Il tempo e il paradosso dei gemelli

    Posted on 27.11.2016 in

    La teoria della relatività di Einstein ha sconvolto il nostro senso comune, in particolare per quanto riguarda la nostra concezione del tempo. Tuttora, la maggior parte delle persone considera lo scorrere del tempo come indipendente dalle azioni che facciamo, pensa che esista un orologio universale che scorre allo stesso modo per tutti. Ma non è così!

  • Setacciare i numeri primi

    Posted on 20.11.2016 in

    Come si impara alle elementari, un numero primo è divisibile soltanto per 1 e per sé stesso. A parte il 2, sono tutti dispari e separati da una certa distanza gli uni dagli altri, se si eccettuano i cosiddetti numeri primi gemelli, come l’11 e il 13, separati soltanto da un numero pari. Due di questi numeri gemelli sono citati nel romanzo, poi diventato film, La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano, dove i protagonisti sembrano avvicinarsi ma non arrivano mai a toccarsi.

  • Il gatto più famoso della fisica

    Posted on 09.11.2016 in

    Nel mondo microscopico delle particelle il nostro senso comune, alimentato dalle esperienze di tutti i giorni, non vale più. Ci sembra strano, ma gli atomi, gli elettroni ecc. obbediscono a leggi alquanto bizzarre (per il nostro modo di pensare). Il loro comportamento non è prevedibile con esattezza, ma solo in modo probabilistico, e soltanto quando li osserviamo la loro realtà diventa unica, a causa dell'inevitabile disturbo che l'atto di misurazione provoca sul sistema.

  • Il numero zero e l’infinito

    Posted on 03.11.2016 in

    Lo zero è un numero molto particolare. Fu introdotto in Europa soltanto nel 13° secolo e prima non esisteva alcun simbolo o parola per esso. Nella filosofia greca antica non c’era spazio per il nulla, un concetto che non era accettato, quindi nemmeno per lo zero in aritmetica. Ma tra la fine del quarto e l’inizio del quinto secolo d.C.

  • Matematica: imparare a memoria o no?

    Posted on 20.10.2016 in

    Una questione alquanto dibattuta riguarda l’efficacia di alcune tecniche di insegnamento adottate per migliorare la comprensione della matematica da parte dei bambini. Si contrastano a tal proposito i metodi che privilegiano l’apprendimento meccanico basato sulla memorizzazione dei dati con quelli che invece danno più importanza all’acquisizione dei concetti.

  • Dai giochi di Rio alle Olimpiadi di filosofia.

    Posted on 08.10.2016 in

    La filosofia è di certo una delle materie di insegnamento più antiche delle quali ci sia giunta notizia. Veniva insegnata con la matematica e la geometria nella Grecia Antica. Fu “ancilla” (serva) della teologia durante il medioevo, e troneggiò nelle università suscitando dibattiti in tutta Europa nell’Ottocento. Poi, anche se venne lodata e difesa – a parole – nel corso del XX secolo, iniziò a perdere colpi, soprattutto nelle scuole superiori della nostra vecchia Europa, dove da disciplina fondamentale, divenne una materia a libera scelta, oppure scomparve del tutto.

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