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Dai giochi di Rio alle Olimpiadi di filosofia.

Dai giochi di Rio alle Olimpiadi di filosofia.

La filosofia è di certo una delle materie di insegnamento più antiche delle quali ci sia giunta notizia. Veniva insegnata con la matematica e la geometria nella Grecia Antica. Fu “ancilla” (serva) della teologia durante il medioevo, e troneggiò nelle università suscitando dibattiti in tutta Europa nell’Ottocento. Poi, anche se venne lodata e difesa – a parole – nel corso del XX secolo, iniziò a perdere colpi, soprattutto nelle scuole superiori della nostra vecchia Europa, dove da disciplina fondamentale, divenne una materia a libera scelta, oppure scomparve del tutto. Tutt’altro che fuori moda, la filosofia serve più di qualsiasi altra disciplina per sviluppare un pensiero critico, una propensione al dibattito e alla riflessione, ma soprattutto per imparare ad astrarre e a concettualizzare i problemi, rendendo gli studenti più versatili e le loro menti più sveglie. Di fronte alle sfide del futuro le conoscenze tecnologiche e la pratica non ci condurranno verso strade nuove, ma ci faranno ripercorrere sempre i vecchi sentieri già battuti. La filosofia, invece, ha aperto le porte ad idee nuove e a visioni del mondo rivoluzionarie fin dall’antichità.

Oggi, nel vecchio continente, alcuni studenti la studiano come materia obbligatoria (per esempio i liceali italiani), altri come materia a libera scelta, e qualcuno non la studia affatto. Iniziamo dalla Spagna, dove nelle scuole superiori filosofia non si insegna in tutte le Comunità autonome, ma soltanto in alcune, ed il numero di ore settimanale varia dalle due alle quattro ore. Anche in Portogallo si insegna filosofia per tre ore settimanali durante un biennio delle scuole superiori. Sorpassiamo i Pirenei ed arriviamo in Francia, dove le scuole secondarie sono differenziate per ambiti: istruzione generale, tecnologica e professionale. Qui filosofia si insegna come disciplina obbligatoria solo nel liceo “littéraire”, e solo all’ultimo anno. Anche in Austria la filosofia si insegna soltanto nelle classi terminali, per un anno, ed è spesso abbinata allo studio della psicologia. Nella vicina Svizzera la filosofia è obbligatoria soltanto in alcuni Cantoni, mentre in altri può essere scelta come materia complementare, ma i numeri ci dicono che a sceglierla non sono in molti. In Germania il discorso varia da regione a regione, perché ogni Land ha autonomia sui programmi scolastici, ma sopravvivono alcuni licei che ricalcano la tradizione ottocentesca del humanistisches Gymnasium, simile al nostro liceo classico. La Finlandia, che come sempre è al primo posto quando vengono stilate le classifiche del sistema educativo di ogni ordine e grado, ha addirittura all’attivo delle esperienze didattiche di introduzione alla filosofia nella scuola primaria.

In Italia si celebrerà nel prossimo mese di aprile la venticinquesima edizione delle Olimpiadi di Filosofia, una manifestazione che si svolge sotto l’auspicio della Società Filosofica Italiana, del Ministero dell’Istruzione pubblica e dell’Unesco. All’ultima edizione hanno partecipato oltre novemila studenti da venti regioni italiane e da tre licei italiani all’estero. Le iscrizioni sono aperte (di solito da ottobre a gennaio) a tutti gli studenti che vorranno cimentarsi in questa prova ed allenarsi nella palestra del pensiero. La scuola vincitrice parteciperà alla Finale internazionale che quest’anno si celebrerà in Olanda a Rotterdam tra il 12 e il 15 maggio 2017 (in Italia le ultime finali internazionali si sono disputate nel 2006). Gli studenti propongono un elaborato a partire da una traccia data e gli autori più ricorrenti sono stati, nelle finali precedenti, Aristotele, Kant, Nietzsche e Wittgenstein.

Lo staff di 29elode augura a tutti i concorrenti dei prossimi giochi olimpici filosofici e a tutti gli studenti che quest’anno hanno iniziato a studiare filosofia di sentire quello stupore per il mondo che li circonda che aveva permesso agli antichi greci di esclamare: «Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia riconosce di non sapere». Da qui inizia la strada del sapere filosofico, dalla consapevolezza dei nostri limiti. Se la filosofia ci aiuta a riconoscerli, che ritorni presto sui banchi di tutta Europa.

(nella foto il profilo dell’umanista Erasmo e lo skyline del porto di Rotterdam oggi)

Blog posts

  • Rendimento scolastico e DNA

    Posted on 15.06.2016 in

    Una ricerca pubblicata su Nature l’11 maggio 2016 evidenzia come la probabilità di conseguire buoni risultati scolastici – come l’ottenimento del diploma o della laurea – sia influenzata, oltre che da fattori sociali e ambientali, per almeno il 20% dal patrimonio genetico.

  • Il mattino ha il vino in bocca?

    Posted on 07.06.2016 in

    Recentemente Luca Della Bianca e Simone Beta, due docenti universitari, hanno pubblicato un bel saggio che raccoglie numerose testimonianze sul vino nella letteratura della Grecia antica (Il Dono di Dioniso, 2015). Il vino, infatti, era conosciuto dai greci come un "dono degli Dei", e Platone stesso, l'autore del celebre Convito, diceva che serviva per rinvigorire il corpo ed alleviare i dolori della vecchiaia (Leggi).

  • Nella scuola Finlandese la tastiera del computer al posto di carta e penna.

    Posted on 30.05.2016 in

    Quando si parla di istruzione, in testa alle classifiche c'è sempre la Finlandia, che è da anni la punta di diamante del sistema scolastico europeo. Trasporti e mense gratuite per tutti gli alunni, nessuna tassa scolastica per le famiglie, altissima retribuzione dei docenti (che sono anche i più preparati). Nel rapporto dell'OCSE (Education Policy Outlook 2015) la Finlandia, dove quasi il 90% della popolazione ha un diploma superiore, si riconferma al top.

  • Un nuovo anno senza il Duca e il Principe. E senza la musica nelle scuole.

    Posted on 29.05.2016 in

    David Bowie, detto il Duca Bianco, e Prince, ci hanno lasciato. Due icone della musica del secolo scorso sono scomparse, il primo inglese, il secondo afroamericano. Sono solo due stelle che non brillano più, o diverranno modelli che segneranno anche gli anni a venire? Proviamo a chiederci, senza spirito polemico: la musica, e la cultura musicale, quanto contano nelle scuole italiane? Chi ha mai sentito pronunciare il nome di Bowie, di Prince o di Paul McCartney a scuola da uno dei suoi insegnanti?

  • Fate attenzione ai vostri libri di testo

    Posted on 22.05.2016 in

    L'insegnante bravo e preparato ha sempre fatto la differenza, questo lo sappiamo, ma nella scuola di oggi, che galleggia fra siti internet, canali televisivi tematici, blog e riviste su ogni argomento, diventa centrale il valore del libro di testo come guida e punto di partenza per lo studio domestico. Ogni casa editrice scolastica offre oggi una versione cartacea ed una digitale dei propri manuali, ma spesso la versione digitale, che raccoglie link, contenuti multimediali, approfondimenti e letture, viene sottovalutata da insegnanti e docenti (e di conseguenza dai loro alunni).

  • Il Principe Jaroslav

    Posted on 21.05.2016 in

    La Russia, in questo 2016, può festeggiare un compleanno di tutto rispetto, mille anni! Nel 1016, dopo aver combattuto aspramente con i suoi fratelli per impossessarsi dei territori paterni, Jaroslav divenne principe di Kiev, dando origine al primo nucleo territoriale del futuro stato Russo e gettando le basi religiose e giuridiche di uno stato solido, destinato a durare nei secoli a venire.

  • Olimpiadi della matematica e compiti in classe

    Posted on 15.05.2016 in

    Una manifestazione che stimola la competizione tra gli studenti delle scuole secondarie è costituita dalle Olimpiadi di matematica. Gli scorsi 6 e 7 maggio, a Cesenatico, si sono svolte le finali nazionali, individuali e a squadra: sono state assegnate 24 medaglie d’oro, 50 d’argento e 75 di bronzo, secondo una graduatoria che ha premiato i ragazzi più meritevoli. Un’ulteriore selezione individuerà 6 dei 24 migliori studenti che potranno partecipare alle gare internazionali che si terranno a Hong Kong dal 6 al 16 luglio prossimi.

  • Professori premiati: ma quali?

    Posted on 13.05.2016 in

    La somma messa a disposizione dal Governo – il cosiddetto bonus di merito della ‘Buona scuola’ (duecento milioni di euro) – per premiare gli insegnanti che si saranno maggiormente messi in evidenza dal punto di vista educativo e didattico dovrà essere assegnata entro il 31 agosto 2016.

  • Scienza e bambini

    Posted on 09.05.2016 in

    Un obiettivo nobile di una nazione è quello di insegnare le materie scientifiche ai bambini. Discipline come la fisica, la matematica, la chimica, la biologia o la medicina risultano spesso ostiche anche alle persone adulte e nelle università italiane le facoltà delle cosiddette scienze esatte raccolgono il minor numero di iscritti rispetto a quelle umanistiche.

  • Il concorso e i vecchi concorsi

    Posted on 09.05.2016 in

    Come si accede all'insegnamento nelle scuole pubbliche? Secondo la nostra Costituzione, bisogna sostenere un esame (Concorso): «È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale» (art. 33), al quale si partecipa dopo aver preso una laurea magistrale (3 anni di diploma universitario + 2 di specializzazione). Prima della riforma del ciclo di studi universitario, bastava la laurea quadriennale e, per le scuole elementari, il diploma dell'istituto magistrale.

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