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Il gatto più famoso della fisica

Nel mondo microscopico delle particelle il nostro senso comune, alimentato dalle esperienze di tutti i giorni, non vale più. Ci sembra strano, ma gli atomi, gli elettroni ecc. obbediscono a leggi alquanto bizzarre (per il nostro modo di pensare). Il loro comportamento non è prevedibile con esattezza, ma solo in modo probabilistico, e soltanto quando li osserviamo la loro realtà diventa unica, a causa dell'inevitabile disturbo che l'atto di misurazione provoca sul sistema.

Mentre per un oggetto macroscopico, come un’automobile, possiamo per esempio dire con certezza che in un dato punto viaggia con una certa velocità, la stessa cosa non possiamo farla per le particelle, per le quali non è possibile conoscere con certezza contemporaneamente la posizione e la velocità. Si tratta di un’indeterminazione di principio, un limite della nostra conoscenza.

Immaginiamo di chiudere un gatto in una scatola, dove è presente un atomo radioattivo che quando decade emette un fotone che attiva uno strumento in grado di rompere una fiala di cianuro che uccide il gatto. L’atomo è quantistico e quindi contemporaneamente decaduto e non, per cui anche il gatto è allo stesso tempo vivo e morto! Solo l’osservazione potrà dirci cosa è successo al gatto. Prima di aprire la scatola lo stato del sistema non è determinato e c’è una sovrapposizione di due stati.

Questo esperimento mentale fu pensato da Erwin Schrödinger allo scopo di dimostrare che i risultati della meccanica quantistica sono paradossali se applicati alla realtà macroscopica. Ma qual è lo spartiacque tra la meccanica quantistica e la realtà macroscopica?

Sono stati fatti diversi esperimenti con atomi di dimensioni sempre più grandi che si comportano ancora in modo quantistico, ma sono sempre molti gli ordini di grandezza di differenza con il mondo macroscopico e non si hanno pertanto ancora indicazioni sui confini del micromondo. 

Blog posts

  • Rendimento scolastico e DNA

    Posted on 15.06.2016 in

    Una ricerca pubblicata su Nature l’11 maggio 2016 evidenzia come la probabilità di conseguire buoni risultati scolastici – come l’ottenimento del diploma o della laurea – sia influenzata, oltre che da fattori sociali e ambientali, per almeno il 20% dal patrimonio genetico.

  • Il mattino ha il vino in bocca?

    Posted on 07.06.2016 in

    Recentemente Luca Della Bianca e Simone Beta, due docenti universitari, hanno pubblicato un bel saggio che raccoglie numerose testimonianze sul vino nella letteratura della Grecia antica (Il Dono di Dioniso, 2015). Il vino, infatti, era conosciuto dai greci come un "dono degli Dei", e Platone stesso, l'autore del celebre Convito, diceva che serviva per rinvigorire il corpo ed alleviare i dolori della vecchiaia (Leggi).

  • Nella scuola Finlandese la tastiera del computer al posto di carta e penna.

    Posted on 30.05.2016 in

    Quando si parla di istruzione, in testa alle classifiche c'è sempre la Finlandia, che è da anni la punta di diamante del sistema scolastico europeo. Trasporti e mense gratuite per tutti gli alunni, nessuna tassa scolastica per le famiglie, altissima retribuzione dei docenti (che sono anche i più preparati). Nel rapporto dell'OCSE (Education Policy Outlook 2015) la Finlandia, dove quasi il 90% della popolazione ha un diploma superiore, si riconferma al top.

  • Un nuovo anno senza il Duca e il Principe. E senza la musica nelle scuole.

    Posted on 29.05.2016 in

    David Bowie, detto il Duca Bianco, e Prince, ci hanno lasciato. Due icone della musica del secolo scorso sono scomparse, il primo inglese, il secondo afroamericano. Sono solo due stelle che non brillano più, o diverranno modelli che segneranno anche gli anni a venire? Proviamo a chiederci, senza spirito polemico: la musica, e la cultura musicale, quanto contano nelle scuole italiane? Chi ha mai sentito pronunciare il nome di Bowie, di Prince o di Paul McCartney a scuola da uno dei suoi insegnanti?

  • Fate attenzione ai vostri libri di testo

    Posted on 22.05.2016 in

    L'insegnante bravo e preparato ha sempre fatto la differenza, questo lo sappiamo, ma nella scuola di oggi, che galleggia fra siti internet, canali televisivi tematici, blog e riviste su ogni argomento, diventa centrale il valore del libro di testo come guida e punto di partenza per lo studio domestico. Ogni casa editrice scolastica offre oggi una versione cartacea ed una digitale dei propri manuali, ma spesso la versione digitale, che raccoglie link, contenuti multimediali, approfondimenti e letture, viene sottovalutata da insegnanti e docenti (e di conseguenza dai loro alunni).

  • Il Principe Jaroslav

    Posted on 21.05.2016 in

    La Russia, in questo 2016, può festeggiare un compleanno di tutto rispetto, mille anni! Nel 1016, dopo aver combattuto aspramente con i suoi fratelli per impossessarsi dei territori paterni, Jaroslav divenne principe di Kiev, dando origine al primo nucleo territoriale del futuro stato Russo e gettando le basi religiose e giuridiche di uno stato solido, destinato a durare nei secoli a venire.

  • Olimpiadi della matematica e compiti in classe

    Posted on 15.05.2016 in

    Una manifestazione che stimola la competizione tra gli studenti delle scuole secondarie è costituita dalle Olimpiadi di matematica. Gli scorsi 6 e 7 maggio, a Cesenatico, si sono svolte le finali nazionali, individuali e a squadra: sono state assegnate 24 medaglie d’oro, 50 d’argento e 75 di bronzo, secondo una graduatoria che ha premiato i ragazzi più meritevoli. Un’ulteriore selezione individuerà 6 dei 24 migliori studenti che potranno partecipare alle gare internazionali che si terranno a Hong Kong dal 6 al 16 luglio prossimi.

  • Professori premiati: ma quali?

    Posted on 13.05.2016 in

    La somma messa a disposizione dal Governo – il cosiddetto bonus di merito della ‘Buona scuola’ (duecento milioni di euro) – per premiare gli insegnanti che si saranno maggiormente messi in evidenza dal punto di vista educativo e didattico dovrà essere assegnata entro il 31 agosto 2016.

  • Scienza e bambini

    Posted on 09.05.2016 in

    Un obiettivo nobile di una nazione è quello di insegnare le materie scientifiche ai bambini. Discipline come la fisica, la matematica, la chimica, la biologia o la medicina risultano spesso ostiche anche alle persone adulte e nelle università italiane le facoltà delle cosiddette scienze esatte raccolgono il minor numero di iscritti rispetto a quelle umanistiche.

  • Il concorso e i vecchi concorsi

    Posted on 09.05.2016 in

    Come si accede all'insegnamento nelle scuole pubbliche? Secondo la nostra Costituzione, bisogna sostenere un esame (Concorso): «È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale» (art. 33), al quale si partecipa dopo aver preso una laurea magistrale (3 anni di diploma universitario + 2 di specializzazione). Prima della riforma del ciclo di studi universitario, bastava la laurea quadriennale e, per le scuole elementari, il diploma dell'istituto magistrale.

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