Le prime università europee nacquero tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo. Fra queste annoveriamo Bologna, Oxford, Parigi, che esistono ancora oggi, ma durante il Rinascimento non era meno importante l’Università di Salamanca, una fra le più antiche d’Europa, e la più antica università di un paese di lingua spagnola. Oggi questa antica Alma mater si appresta a festeggiare il suo ottavo secolo di storia.
Fondata dal Re Alfonso IX di León nel 1218, ottiene dal Re Alfonso X il saggio tutti i privilegi economici che le poteva offrire la monarchia. Da allora in poco tempo divenne uno dei principali centri di studio della penisola iberica, e fu la più antica università spagnola ad essere dotata di una biblioteca indipendente da quelle degli altri istituti religiosi e civili della città.
Ulteriori privilegi furono concessi all’Università di Salamanca dal Papa Avignonese Benedetto XIII (il cardinal Pedro de Luna, di origine spagnola) che nel 1415 favorì l’acquisto di quello che oggi è conosciuto come il cortile degli Studi Maggiori, un edificio rinascimentale che fu terminato nel 1533 e che oggi rappresenta, con la sua facciata riccamente scolpita, il simbolo dell’Università di Salamanca nel mondo. Nel XV secolo, sopra la cappella di San Geronimo, era ubicata la biblioteca, con il soffitto decorato dall’affresco di Fernando Gallego che oggi è andato in parte distrutto. Ciò che rimane del dipinto, che raffigura un cielo stellato con le sue costellazioni, è conosciuto proprio come “cielo di Salamanca”, e grazie ad un’opera di restauro eccellente, dal 1952 è possibile ammirare ciò che resta dell’affresco in un edificio conosciuto come cortile delle “scuole minori”.
Agli inizi del XVI secolo gli alunni sono oltre tremila, un numero molto elevato considerando che Salamanca era una piccola città, lontana da Madrid e da Lisbona. Crebbero anche i collegi studenteschi, che dovevano accogliere alunni che giungevano anche da luoghi remoti, come l’Irlanda. Era il collegio di San Patrizio, oggi conosciuto come Collegio Fonseca, ad accogliere gli universitari di quella lontana isola.
Fra i maestri più famosi dell’Università di quel tempo, ricordiamo Antonio de Nebrija, Fray Luis de León, Francisco de Vitoria, Francisco de Salinas, e alunni celebri come San Juan de la Cruz, che seguì Santa Teresa, o il pittore Luis de Góngora, e più tardi, nel XVII secolo, lo scrittore Pedro Calderón de la Barca.
All’interno del cortile universitario impressiona il visitante una altissima sequoia americana piantata nel 1870, che fu donata da uno studente dell’Università, Federico de Onís, e di fronte alla facciata, la statua nera di Fray Luis de León, che domina la piazza.
Oggi il campus più grande dell’Università è il Campus Miguel de Unamuno, inaugurato nel 1989. Ospita numerose facoltà, una residenza per studenti (Collegio di Cuenca), ed una moderna biblioteca. Alla fine del secolo scorso gli studenti erano più di trentamila; questo rende l’Università il primo motore economico e turistico della città di Salamanca, che si appresta a rendere omaggio a questa nobile ed antica istituzione con una serie di eventi eccezionali che vedranno al centro della scena cittadina tutta la società civile spagnola, il Re di Spagna, le radio e le televisioni nazionali ed internazionali.
Se volete migliorare il vostro spagnolo e lavorare come volontari insieme a molti altri studenti, potete aiutare l’università entrando nello staff organizzativo; troverete tutte le informazioni per candidarvi su: http://centenario.usal.es/voluntarios-2018/